Sabato mattina mi sono recato al mercato con la mia fidanzata. Mentre camminavamo, notavo per terra l’asfalto rovinato e come gli ambulanti provavano a ricoprire i buchi e i tombini con materiale di fortuna per cercare di rimuovere le situazioni di pericolo. Tra l’altro in alcuni punti, a causa delle coperture che gli ambulanti mettono per riparare dal sole nelle quali una persona alta un metro e ottanta sbatte con la testa, e difficile camminare chinandosi e cercando di non infilarsi in un buco. Non faccio in tempo a finire di pensare a tutto questo che la mia fidanzata inciampa proprio in uno di questi buchi, a momenti finisce per terra ma riesco a tenerla su (tra l’altro, abbiamo poi scoperto di non essere gli unici: la compagna di mio padre per lo stesso motivo ora si ritrova con un probabile menisco da operare a causa di una caduta al mercato due settimane fa). Risultato della gita al mercato sono quindi una distorsione, una gamba fasciata, trenta giorni di riposo, una cavigliera da acquistare, un ciclo di terapia fisioterapica da pagare assieme a successiva terapia laser/tecar. Quello che non abbiamo speso al mercato quindi ci toccherà di spenderlo in presidi e terapisti.
Verificheremo quindi se è possibile richiedere il rimborso delle spese mediche all’assicurazione del Comune: non per volerci marciare e guadagnare dei soldi, ma almeno per coprire le varie spese.
Comunque l’invito al Comune è che provveda a mettere in sicurezza la piazza dove si svolge il mercato cittadino, perchè non in pochi inciampano o cadono (poi magari non rompono le scatole…), con tutto ciò che ne comporta a livello di costi sociali (indennità di malattie, spese sanitarie, etc. etc.).