L’user experience nella mente degli uffici marketing

Dopo aver letto questo post di Luca, sono andato a leggere “Press Release: Online marketers shift focus to user experience – new report” (peccato che il report completo sia disponibile solo a pagamento, ma dopotutto il lavoro qualcuno dovrà pagarlo…).

Il mercato inglese si sta accorgendo che i benefici degli investimenti nel campo dell’usabilità non sono più solo apparenti, ma portano miglioramenti sia nella percezione del brand e nella fidelizzazione sia in fattori più concreti come il ritorno dell’investimento.

Pare invece “patta” la questione se occuparsene internamente o affidari a terzi: IMHO la seconda soluzione è preferibile visto che si tratta di lavoro altamente specializzato, pur rimanendo fondamentale un’integrazione perfetta con un eventuale web-team interno e soprattutto con la mentalità e gli obiettivi strategico-commerciali dell’azienda per arrivare ad un buon risultato. Sempre di più bisogna porsi non come “fornitori di servizi” ma come “partner (tecnologici)” nei confronti di chi ci troviamo di fronte, altrimenti la nostra mentalità sarà sbagliata di partenza.

Ecco i “numeri” relativi agli aumenti di benefici che saltano fuori da quel report (sperando di non aver cannato le traduzioni).

  • 54% – Percezione del brand
  • 53% – Tasso di conversione
  • 46% – Fedeltà del cliente
  • 38% – Passaparola
  • 36% – Traffico
  • 33% – Posizionamento nei motori di ricerca

I numeri (che non vanno presi come assoluti o come traguardi da raggiungere) indicano che statisticamente si denotano benefici consistenti, non cosine da nulla.

E’ ora di investire sulla qualità , speriamo che queste considerazioni inizino ad essere proprie anche del mercato italiano.

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