Consigli per l’e-commerce

Riporto i consigli per l’e-commerce contenuti in questo post, molto valido, e ci metto del mio:

  • Struttura Tableless – Il sito deve essere creato secondo gli standard attuali
  • Grafica riveduta e corretta – Ohi, io non farei troppo affidamento sull’aumento della velocità di connessione, si rischia di metterci troppa roba.
  • Riorganizzazione dei Contenuti – Uno studio di usabilità è fondamentale, anche se minimo (e anche un po’ di test con vari prototipi non farebbero schifo…)
  • Applicazioni online – Qui bisogna stare molto attenti, in quanto si rischia di copiare qualcosa, e magari anche male. Vanno inserite se e solo se sono veramente utili per le funzionalità del sito (nel caso di un personalizzatore di computer è più che sacrosanto il suo utilizzo).
  • Il contenuto prima di tutto – Dettagliare nei dovuti modi le informazioni relative ai prodotti, e soprattuto dare la possiblità di leggere solo se l’utente lo desidera (livelli di dettaglio delle informazioni).

Ed ecco ora degli ottimi add-on per un sito di e-commerce:

  • Consiglia ad un Amico – Fondamentale, permette un passaparola molto rapido.
  • Lista dei Desideri – Può essere usato sia come un “remember” degli acquisti da fare che come “senti, a me piace questo. cosa mi regali?” (terribile se a farlo è la morosa)
  • Commenti (feedback) – Stare molto attenti, bisogna essere sicuri di fornire un servizio di qualità, e se si decide di implementarli NON bisogna cancellare i commenti negativi (buona la gestione di Youbuy).

Ma la mia domanda è questa: ma per la gestione del sito di e-commerce, perchè non creare un negozio su e-bay per la gestione delle vendite? Così ti eviti tutti gli sbattimenti del caso, e come prima soluzione mi pare un’ottima idea. Al momento noi non stiamo gestendo servizi di e-commerce BusinessToConsumer, ma al prossimo cliente io gliela butto lì. Avrai i costi di commissione, ma secondo me alla fine della fiera è gioco perchè demandi tutta la gestione ad una piattaforma collaudata ed inoltre ti permette di “farti pubblicità” su un portale che è quasi uno standard de-facto. Se poi le attività iniziano ad avere volumi molto elevati, allora può avere senso passare ad una propria piattaforma, ma sarei curioso di provare a gestire un progetto del genere…

PS Riguardo al sito proposto nell’articolo, così a colpo d’occhio l’homepage mi sembra troppo incasinata e la navigazione non è proprio così immediata… bah…

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