Ieri sera mi sono appisolato davanti alla TV mentre guardato RIS (oddio, che brutta copia di CSI), occhi chiusi e orecchie aperte… e signori, pubblicità:
Si parte con un bello sgrassatore e si sente, alla fine
Casalinga 1: “Io ne uso uno per ogni cosa”
Casalinga 2: “Io uso solo Civitt Bang”
Voce maschile: “Io uso Mediolanum”
Eh? Cosa c’entra Mediolanum col Civitt Bang?
Nel frattempo era cambiata pubblicità, con pochissimo stacco alla fine della prima e all’inizio della seconda, ma senza guardare si faceva fatica a capire..
Da qui mi è venuto un dubbio: ma quando programmiamo una campagna pubblicitaria dobbiamo pensare anche a chi saranno i nostri “compagni di annuncio”?
In effetti me l’ero cheisto già in questi giorni quando controllavo delle nostre campagne su Libero, Repubblica, Alice… boh, non mi era mai capitato di pensarci sopra, ma forse potrebbe essere un ulteriore spunto di riflessione quando si programma una campagna un po’ importante…
dimmi con chi vai e ti dirò chi sei…
Vedete che non sono l’unico che la pensa così?
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