Ancora sulle presentazioni PPT (e sulle traduttrici)

Ormai credevo che i concetti relativi alle presentazioni in PowerPoint fossero assodati.

Ieri a questo convegno abbiamo visto cinque tipi di interventi totalmente diversi l’uno con l’altro:

  • uno bellino, con i grafici, i disegnini, tutti gli schemi del caso e via andare, chiaro anche se i concetti erano abbastanza difficili per la platea – figurati se uno che lavora in america in università non sa fare le presentazioni;
  • uno senza slides… così alla vecchia… la chiacchera che incanta il pubblico (e visto che non diceva boiate il pubblico è rimasto incantato);
  • uno con le slide fitte fitte scritte in piccolo (doh!);
  • gli altri due slide-set erano molto bellini e chiari, soprattutto il primo relativo alla casina auosufficiente che ha colpito bene bene il pubblico (il secondo era più una presentazione commerciale, fatta sì bene ma sempre presentazione commerciale rimane… e la platea se ne accorge).

Nel complesso siamo rimasti soddisfatti, poco annoiati (grazie anche alla bionda e alla mora all’ingresso che usavano i nostri duei bei MacBook Pro).

Un’ultima nota, che si è rivelata molto importante: un plauso va fatto anche alla traduttrice spagnolo-italiano che secondo tutti quanti ha fatto un lavoro eccezionale, essendo stata bravissima nel dare enfasi a ciò che diceva (visto che anche il modo di parlare influenza il pubblico) e a presentare ciò che diceva l’architetto come se fosse un suo progetto. Brava brava, sì.

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